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Oggi l'Italia sembra sempre più la risultante dell'intreccio e dello scontro fra tre modelli sociali e territoriali radicalmente diversi: la prima società, o delle garanzie; la seconda società, o del rischio; la terza società, o della forza. La politica del centro-sinistra tutela la società delle garanzie, lascia sopravvivere la società della forza, ma è fondamentalmente sorda alle richieste liberiste della società del rischio. Una sordità che sta mettendo a repentaglio l'unità del Paese. Questo terzo Rapporto sul cambiamento sociale fornisce i dati più aggiornati di cui si dispone sull'Italia del 2006: andamento dell'economia, conti pubblici, stato sociale, squilibri territoriali, criminalità, immigrazione, preferenze politiche, atteggiamenti morali. Non solo dati e tendenze, però. Nel resoconto di Luca Ricolfi si prospetta anche un'ipotesi sulla congiuntura che il Paese sta attraversando. L'idea centrale è che la vittoria di Prodi e il varo della Finanziaria 2007 stiano producendo l'esatto contrario di ciò che l'Unione si proponeva di ottenere: non una maggiore coesione, ma la progressiva separazione - come in una reazione chimica, in una sorta di elettrolisi sociale - delle componenti di base della società italiana.